ALTUM PARK a San Desiderio il regno dell’outdoor. Il primo centro polisportivo per gli sport outdoor della Liguria.
Sulle prime colline tra San Martino e la Valbisagno. Tre ettari di bosco, chilometri di sentieri e piste.

TELEFONO:           3755904208

MAIL:           info@parcosportgenova.it

INDIRIZZO:  Via Pomata 11,
San Desiderio (GE)

Voglia di correre e giocare

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Più di 500 fra bambini e ragazzi che hanno partecipato entusiasti finora agli Educamp CONI ad Altum Park testimoniano, meglio di quialsiasi  ragionamento teorico, la voglia di correre, divertirsi all’aria aperta, ridere, scherzare e giocare dopo mesi durante i quali, senza essere tropo considerati, hanno patito conseguenze pesanti per l’emergenza covid dal punto di vista fisico ma anche psichico.

Attacchi d’ansia, disturbi del sonno ed aumento dell’irritabilità: sono questi i principali risultati di una ricerca sui danni della quarantena dell’Istituto Gaslini di Genova coordinata dal neurologo Lino Nobili, direttore del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale del capoluogo ligure dove è stato aperto un ambulatorio dedicato alla cura delle sindromi da lockdown sui bambini.

Lo studio, in collaborazione con l’Università di Genova, è stato fatto su un campione di 6.800 soggetti, interpellando 3.245 famiglie con figli minori a carico in tutta Italia.

Gli intervistati hanno risposto, a quindici giorni di distanza, in modo anonimo, ad un questionario pubblicato on line sul sito del Gaslini dal 24 Marzo al 3 Aprile.

La pandemia da coronavirus, con il conseguente isolamento domestico, ha causato gravi effetti psicologici su sette minorenni su dieci che hanno avuto problemi comportamentali e sintomi di regressione come la paura del buio, crisi di pianto e difficoltà ad addormentarsi.

Bambini ed adolescenti hanno pagato in questi mesi un prezzo altissimo, poco considerato dai decisori politici, e sporadicamente finito all’attenzione dei media.

Fra le altre reazioni, registrate dalla ricerca del Gaslini soprattutto nella fascia d’età fra 6 e 18 anni, ci sono state il cambio d’umore, la sensazione di avere il fiato corto, l’utilizzo improprio dei social, la difficoltà ad andare a letto e la fatica a risvegliarsi al mattino, l’ossessione per la pulizia, la scarsa collaborazione per le attività domestiche.

Molti ragazzi, forse più le femmine che i maschi, anche quando c’era la possibilità di uscire da casa, con le mascherine, rispettando il distanziamento sociale, hanno preferito evitare per paure, in gran parte razionalmente immotivate.

La ricerca dell’Istituto pediatrico Gaslini rappresenta uno stimolo a recuperare, il prima possibile, tutte le possibilità di correlazione fra minori coetanei: è necessario, con delicatezza, senza forzature, accompagnanare i ragazzi ad una quotidianità che sia la più sicura possibile.

Sono tutte sollecitazioni che non possono lasciare insensibii chi, come il CSI, dal 1946 rivendica con orgoglio un ruolo importantissimo nell’educazione dei giovani attraverso lo sport.

Ci saranno da soppesare, con estrema attenzione, avvalendosi della consulenza di persone qualificate, interessi ed esigenze diverse che non dovranno mai stupidamente contrapporsi.

Da una parte il bisogno dei ragazzi di tornare a fare vita sociale, dall’altra la sicurezza.

In Italia gi under 18 sono il 16% della popolazione.

Si sono ammalati di Covid 3.800, l’1.8%, quattro i deceduti con gravi patologie pregresse.

Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità i bambini e i ragazzi che hanno contratto il virus sono spesso asintomatici. Avendo per più contatti possono innescare più focolai, anche i cosiddetti “silenziosi” che sono i più pericolosi.

Per limitare il rischio bisognerebbe confermare il distanziamento sociale, dove non sia possibile l’utilizzo della mascherina, l’importanza di freqenti e corretti lavaggi delle mani.

Declinare queste norme in protocolli pratici per consentire un’attività sportiva, che abbia una parvenza di normalità, è una grande sfida che merita di essere affrontata.

Una sfida che è stata affrontata e finora vinta da Altum Park dove tutti, dal direttore della struttura Andrea Pedemonte ad ogni singolo educatore, a chi si occupa di pratiche amministrative, hanno organizzato i centri estivi, impeccabili dal punto di vista della sicurezza, garantendo giorni spensierati di normalità a tanti ragazzi.

 


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