ALTUM PARK a San Desiderio il regno dell’outdoor. Il primo centro polisportivo per gli sport outdoor della Liguria.
Sulle prime colline tra San Martino e la Valbisagno. Tre ettari di bosco, chilometri di sentieri e piste.

TELEFONO:           3755904208

MAIL:           info@parcosportgenova.it

INDIRIZZO:  Via Pomata 11,
San Desiderio (GE)

Le regole dei centri estivi

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Con un’ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza e dal Ministro delle Pari Opportunità e Famiglia Elena Bonetti  il governo stila le regole in previsione della prossima apertura dei centri estivi 2021  contenenti le emanazioni delle linee guida per le attività ricreative in senso lato.

Riguardano parrocchie, associazioni, comunità, cooperative, scuole di danza, musica, teatro, nidi , in luoghi chiusi o all’aria aperta come parchi, boschi, laghi e spiagge.

Un’ordinanza che non “spaventa” la direzione di Altum Park che, l’estate scorsa, in una situazione epidemiologica ben più grave, con norme molte più vincolanti, ha accolto in sicurezza, senza che si registrasse un solo caso di contagio, centinaia fra bambini e ragazzi.

Le norme governative obbligano i gestori delle strutture  all’igienizzazione periodica e approfondita delle superfici ed a posizionare cartelli informativi, con i comportamenti correttda tenere, in diversi luoghi come ingresso, sale mensa, camere destinate al riposo notturno.

 

Dopo la disinfezione, gli attrezzi sportivi ed i giocattoli devono essere risciacquati.

I servizi igienici vanno puliti almeno una volta al giorno.

Il gestore deve individuare un referente Covid all’interno della propria struttura che sovrintenda al rispetto delle disposizioni previste.

I luoghi che ospitano bambini e ragazzi devono essere dotati (ma è un consiglio, non un obbligo), di spazi dedicati ad accogliere minori ed operatori in caso di sintomatologia sospetta da Covid.

Se un minore ha febbre o altri sintomi va isolato in un’area separata «sotto la vigilanza di un operatore possibilmente vaccinato» e vanno avvertiti subito i genitori.

Se il caso sospetto dovesse essere confermato come contagio da Covid, la struttura dovrà attivare un “monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale” per individuare al più presto un eventuale focolaio. “In tale situazione l’autorità sanitaria potrà valutare tutte le misure ritenute idonee”.

La distanza obbligatoria è di almeno un metro e perché sia rispettata, il governo ritiene che sia fondamentale organizzare le attività in gruppi, i quali devono entrare il meno possibile in contatto tra loro e mantenere, se possibile, gli stessi operatori per l’intero campo scuola.

 Il numero massimo di ospiti deve tenere conto degli spazi disponibili.

Le attività si devono tenere il più possibile all’aria aperta e i luoghi chiusi devono essere frequentemente aerati.

Le mascherine devono essere usate da tutto il personale e da tutti gli iscritti ai centri estivi, tranne quando non svolgono attività fisica-sportiva e tranne per bambini sotto i sei anni.

Il gestore deve avere sufficienti scorte di mascherine, sapone, gel per le mani, asciugamani monouso,

Possono essere  organizzate visite e gite in giornata, nel rispetto delle vigenti disposizioni di sicurezza, con particolare riguardo al settore trasporti».

Ogni giorno va misurata la temperatura a bambini e ragazzi con un termometro a distanza.

La biancheria di ogni persona deve essere “mantenuta distinta l’una dall’altra”. 

Posate, bicchieri e stoviglie devono essere monouso e «possibilmente biodegradabili.

Non può entrare al centro estivo chi ha febbre, presenta sintomi,  è in isolamento domiciliare o quarantena.

Il gestore deve prevedere un registro di presenza con i nomi di hi entra e chi esce per favorire il tracciamento in caso di eventuali contagi e deve mantenerlo per 14 giorni.

 

 

 

 


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